Non è facile quest’anno iniziare un corso di sci alpinismo, e se continua a non nevicare sarà ancora più difficile portarlo avanti!
Per fortuna ci sono gli allievi che definirei già da ora “gli allievi del 2005” per distinguerli da tutti gli altri.
Comunque sia la prima uscita siamo riusciti a farla conquistando l’erta vetta de La Cialma. La modesta quota (2193 m) non ci ha permesso di bucare le nuvole, ma di starci dentro per buona parte della gita rimanendo avvolti da una fitta nebbia. Non abbiamo potuto neppure trarre gran godimento dalla neve, molto poca ma anche molto dura e gelata; per fortuna c’erano gli allievi del 2005…
Il panorama poi doveva essere bellissimo, almeno così diceva chi c’era già stato col bel tempo, con il Gran Paradiso e le altre bellissime vette del massiccio una di fianco all’altra. La discesa poi si è svolta praticamente su di una pista battuta dalle migliaia di sciatori alpinisti che si erano avventurati su quei terreni prima di noi. Non descrivo la tecnica di discesa di chi non si era ancora fatto mettere a posto il fondo e le lamine degli sci … altro che curve condotte! (n.d.r. ho omesso appositamente ogni cenno inerente la tecnica di salita di chi aveva le pelli consumate e non aveva i coltelli…).
Ma gli allievi (quelli del 2005) avevano quasi tutti materiali nuovi di zecca e non ci sono stati grossi problemi per giungere a valle tutti interi. Nonostante la poca neve siamo anche riusciti a fare una utile ricerca ARVA, anche se di tipo strettamente “superficiale”. Giunti al termine di questo stringato resoconto della prima gita del corso vi starete domandando perché mai ho tirato fuori questa storia degli allievi del 2005.
Ebbene vi spiego il motivo con dei banalissimi numeri (sono un uomo di scienza, scusatemi…) che indicano cosa hanno portato questi meravigliosi allievi: – n. 1 cabaret ricolmo di salatini – n. 2 cabaret di paste fresche (ancora auguri e grazie a Elena che ha deciso di festeggiare in questo modo sontuoso il suo compleanno) – n. 1 strudel – n. 5 torte (marmellata di prugne, al limone, al cioccolato …) – n. 1 scatolone di bugie – n. 1 bottiglia di Berlucchi (la classe non è acqua, vero Dutur?) – n. 8 bottiglie di vino
Se andiamo avanti di questo passo e con il meteo così avaro di neve chissà dove andremo a finire…
Grazie a tutti e …… avanti così!!!
Vittorio