Notturna all’Aquila, 6/03/14

Non è una gita ufficiale, ma il 6 marzo all’Aquila, in notturna, si svolgeva una gara di scialpinismo.
Qui di seguito le impressioni di una allieva 2014, alla sua prima esperienza “notturna”.

foto aquila silviu

Aquila in notturna???mmmm ce la farò?….tentiamo…..
Ore 17.00 schizzo via dall’ufficio: il tempo di preparare zaino, sci, vestiario e tè e si parte non con un pullman a tre assi nè con l’insostituibile Jimmy ma con il fratello minore di una macchina che (spero) ci accompagnerà in molte gite future….(e sì l’amaranto mi piace proprio…)
Arrivati giusto il tempo di mettere gli sci (io non ho ancora ben capito come) e iniziamo la salita praticamente contemporaneamente all’inizio della gara.
Salendo mi stupisco per il ritmo impressionante dei partecipanti: tante lucine che schizzano veloci verso la vetta…
Poi mi fermo un secondo guardo il cielo e penso: UAOOOOO tutto è limpido e sopra le nostre teste c’e una stellata pazzesca e la luna sembra disegnata…
Durante la salita mi rendo conto che rispetto alla prima volta qui, va molto meglio: certo non ho il ritmo del mio socio, ma so che finita la stradina, prima del muro ed all’arrivo della seggiovia mi aspetterà (spero!)….
E poi via l’ultima fatica prima della vetta. Un piccolo intoppo con lo sci mi rallenta ed a un certo punto mi trovo a salire al buio senza le torce a segnare il percorso….qualche scemo insiste perchè io scenda e un pò mi spaventa…ma la vetta è vicina e so che senza di Robi non sarei scesa da nessuna parte: in montagna (come un pò anche nella vita) si sale insieme, ci si aiuta se si è in difficoltà, non ci si arrende e così insieme si arriva alla meta.
L’ultimo sforzo e sono in cima, dopo un primo “ti odio” (scusa…) liberatorio penso che mai avrei creduto di poter fare una cosa simile e sento nei tuoi confronti un enorme senso di gratitudine mentre guardo dove siamo e sotto a cosa siamo….bellissimo….
La discesa come sempre è il mio tallone d’Achille ma grazie all’illuminazione mobile del mio socio e dopo un attimo di sconforto arriviamo alla meritata pappa dove ci attende il mitico Spennacchiotto insieme ad una serie di altri figuri degni di nota…
Tra le risate si fa mezzanotte…ora di tornare a casa…si portano i saluti dei fidi istruttori del Cai Uget partecipanti alla gara, Livio, Luca, Giamberto ed il suo “favoloso” cappellino vinto alla lotteria, pronti e motivati per le prossime uscite della scuola.

Bravi tutti!
Fede

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