**By Luciano**
Mi permetto soltanto di fare una piccola premessa prima di lasciarvi leggere la relazione e vedere le foto che ho ricevuto per la settima uscita. Non passa anno che tra gli allievi della scuola ci siano degli stranieri che vivono nel nostro belpaese per i motivi più svariati. Quest’anno abbiamo tra gli “allievi del 2005” un ragazzo che di nome fa “Turk” ma dovrebbe essere svedese ed Olaf arrivato dalla Germania. Abbiamo pensato di far scrivere un commento per questa uscita ad uno di loro!
Grazie quindi ad Olaf che si è prestato per questo simpatico scopo. Ovviamente grazie anche a Claudia per il suo indispensabile contributo nella traduzione senza il quale la relazione di Olaf sarebbe rimasta incomprensibile alla maggior parte di noi.
Luciano
P.s. Scusate ma dimenticavo di salutare Gabriella che è andata a stare per un paio d’anni a Minneapolis e non parteciperà quindi alla prossima uscita ma, sicuramente, leggerà delle nostre fatiche sul sito……
CIAO GABRIELLA !
**By Olaf (più avanti la traduzione)**
Olaf
“Endlich ist sie da, die Zwei-Tages-Tour!
Leider fiel die letzte Tour vor 2 Wochen aus. Aber das interessiert jetzt nicht mehr. Heute ist eine Tour in Valgrisenche mit insgesamt 1.400 Höhenmetern angesagt. Treffpunkt Corso Vercelli / Giulio Cesare (13:00 Uhr, wie human!). 25 Grad. Sommerliche Temperaturen. Die Anfahrt erfolgt mit eigenen Pkw. Auf den steilen Serpentinen ins Tal zeigt sich, dass einige italienische Autos wohl mehr Wasser als Kraftstoff verbrauchen – das jedenfalls zeigt Giorgios (?) FIAT während der Auffahrt nach Valgrisenche. Glücklicherweise können die Skikameraden mit ca. 250 l Wasser aushelfen…
Vom Parkplatz am Ende des Tals aus beginnt ein kurzer Fußmarsch, dann eine längere Strecke auf Skiern, die sich bis in den hintersten Winkel des Tals zieht. Wenig angestrengt erreichen wir das refugio Bezzi. Auf der Hütte gibt es einige Zimmer, oder für weniger Verweichlichte ein Massenquartier unter dem Dach. Strom, fließendes Wasser, alles was das Herz begehrt, ist vorhanden. Das Abendessen ist lecker und reichlich (allerdings fehlt es an Bier).
Am nächsten Morgen folgt das härteste an der Tour: 4:45 Aufstehen und frühstücken. Um 6:00 Uhr geht’s los. Bis man richtig aufwacht (dauert bei mir ca. 1 h), ist man mit mechanischen Schritten auch schon auf dem Col (?), Pause, Eincremen, Trinken/Essen (wichtig). Unser erstes Ziel ist der Truc Blanc auf 3.405 m. Oben herrliche Sicht. Als blutiger Anfänger habe ich keine Ahnung, wie die Gipfel um uns herum heißen, aber Mont Blanc (ich werde darauf hingewiesen, ab heute nur noch Monte Bianco zu sagen) und Cervino sind auch dabei. Wie hat man diese Sicht nur verdient?
Da wir noch einen zweiten Gipfel besteigen wollen, fahren wir zeitig ab. Der Schnee ist vom Wind geformt, etwas hart, aber schön. Dann der weitere Aufstieg zum Col Giasson (3.154 m). Die unter uns, die noch immer nicht genug haben, steigen weiter auf zum B.ca di Giasson auf 3.215 m. Eine wahrhaft geniale Aussicht! Das ist das Paradies! Wer hier kein Foto macht, ist selber schuld…
Trotz der wunderschönen Umgebung drängt Dario auf die Abfahrt. Es ist kurz nach 11:00 Uhr (um diese Zeit stehe ich sonst sonntags auf). Herrlich! Aber wir merken, dass der Schnee unter den wärmenden Strahlen der Sonne weich wird. Zugegeben: manchmal haben die Lehrer wohl doch Recht…
Die Abfahrt führt uns über lang gestreckte Bergrücken in’s Tal. Das letzte Stück müssen wir durch den Wald. Der Schnee wiegt mittlerweile Tonnen. Ein hartes Stück Arbeit. Die letzten Meter legen wir zu Fuß zurück; einige ziehen auch „Wiesenfahren“ vor.
Am Parkplatz angekommen liegen schon einigen in der Sonne. Badewetter. Da die Busfahrt fehlt, wird einiges vor Ort geschlemmt und getrunken. Komme mir vor wie im Schwimmbad….
Da wir erst Mittag haben, entsteht die geniale Idee, noch etwas gemeinsam zu Essen. Treffpunkt ist die Osteria Isola, irgendwo in der Nähe von Verres. Wir sitzen draußen unter Bäumen, müssen zwei alten Opas den Tisch klauen, um unsere Tafel aufzubauen. Es sind wieder 25 Grad. Wir werden mit herrlichem Essen bedient – und haben Riesenhunger. Und es gibt auch Bier.
So gefällt mir der Sonntag Nachmittag!
Ich muss sagen, eine solche Zwei-Tages-Tour ist ganz nach meinem Geschmack.
Olaf
Finalmente ci siamo: la “due giorni” è arrivata!
Peccato che sia stata annullata la gita di due settimane fa. Ma questa è ormai acqua passata, oggi è prevista gita in Valgrisenche: 1.400 metri di dislivello. Ritrovo in Corso Vercelli/ Giulio Cesare, alle ore 13 (che generosità!), temperatura estiva: 25 gradi.
L’avvicinamento si fa con le auto private. Nei ripidi tornanti della valle si dimostra come ci siano auto italiane che consumino più acqua della benzina – così almeno pare per la Regata (?) di Giorgio.
Fortunatamente i compagni di gita “I mitici allievi del 2005” daranno il loro contributo con circa 250 litri di acqua.
Dal parcheggio fino al termine della valle inizia una breve marcia a piedi, poi un tratto più lungo con gli sci, che si insinua fino nel più remoto anfratto della valle. Un poco affaticati raggiungiamo il Rifugio Bezzi. Alcuni si sistemeranno nelle camerette, mentre i meno rammoliti si sistemano nella grande camerata nel sotto tetto. Luce, e perfino acqua corrente, un vero lusso per essere un semplice rifugio. La cena è ottima e abbondante (unico appunto: non c’è la birra)
Al mattino successivo la prova più dura della gita: sveglia alle 4:45 e colazione. Alle 6 si parte. Ancor prima di essere completamente svegli (a me c’è voluta circa un’ora) arriviamo un passo dopo l’altro al colle: breve pausa per spalmarsi di crema, e (importante) mangiucchiare e bere qualcosa. Il nostro primo traguardo è il Truc Blanc (3.405m). In cima la vista è magnifica. Da pivellino non ho la più pallida idea di come si chiamino le cime intorno a noi, ma il Monte Bianco (mi hanno diffidato dal chiamarlo ancora Mont Blanc) e il Cervino, gli ho riconosciuti anch’io. Come ci saremo mai guadagnati una tale vista?
Poiché dobbiamo ancora risalire una seconda cima, iniziamo presto la discesa. La neve è stata lavorata dal vento, un po’ dura, ma nel complesso bella. Poi risaliamo nuovamente fino al Col Giasson (3.154m). Chi di noi non ne aveva ancora abbastanza, è risalito fino alla Becca di Giasson (3.215 m). Un panorama assolutamente eccezionale. Questo è il paradiso! Chi non ha scattato nemmeno una foto, peggio per lui.
Nonostante l’ambiente bellissimo, Dario preme perché iniziassimo la discesa. Sono da poco passate le 11 ( più o meno quando solitamente mi alzo la domenica). Meraviglioso! Ma ci accorgiamo che la neve sta lentamente mollando sotto i raggi del sole. Ammettiamolo: a volte il direttore ha proprio ragione…
La discesa ci conduce per lunghi pendii fino a valle.Nell’ultimo tratto l’itinerario passa in mezzo al bosco e la neve nel frattempo pesa qualche tonnellata. Una dura impresa. Gli ultimi metri li facciamo a piedi, mentre alcuni proseguono sciando sui prati.
Quando arriviamo al parcheggio, alcuni sono già sdraiati al sole. Un tempo da mare. In mancanza del viaggio di ritorno in Pullman, festeggiamo e beviamo qualcosa sul posto. Sembra proprio di essere in spiaggia..
Dato che è appena mezzogiorno, viene lanciata l’idea geniale di mangiare ancora qualcosa tutti insieme. Luogo prescelto è l’Osteria Isola, nelle vicinanze di Verres. Ci sediamo fuori sotto gli alberi, rubiamo il tavolo a due nonnetti, e la tavolata è completa. Ci sono di nuovo 25 gradi. Ci viene servito dell’ottimo cibo – abbiamo una fame da lupi – inaffiato questa volta anche dalla birra.
Mi piacciono i pomeriggi di domenica come questo.
Devo ammettere che una “due giorni” come questa mi è proprio congeniale.
Olaf