Uscita 2 del 15.02.2009 Crete de L’Echaillon

2° GITA CORSO SCIALPINISMO 2009
CRETE DE L’ECHAILLON – m 2606

…A VOLTE RITORNANO…

Nel corso dei secoli la nostra amata Scuola ha annoverato nelle proprie fila personaggi illustri e di nobili costumi, alcuni dei quali sono tutt’oggi ricordati con grande rispetto e con toni che non esito definire epici. Ovviamente si sono anche visti personaggi di tono minore, ma comunque degni di nota e che hanno in qualche modo contribuito a rendere ancor più leggendaria la storia della Scuola. Ebbene, forse pochi allievi si saranno accorti della presenza di uno di tali personaggi, uno di quelli “di tono minore” si intende, domenica alla gita del Corso. Solo i più accorti, infatti, avranno notato aggirarsi tra i gruppi un losco figuro con attrezzatura d’altri tempi, abbigliamento cencioso e passo incerto: si trattava dell’un tempo mitico allievo Cavour! Mitico non tanto per le sue imprese sci-alpinistiche (la sua massima espressione in tal senso fu la Capanna Margherita, raggiunta con immensa fatica e percorrendo gli ultimi cento metri quasi strisciando a terra per lo sforzo) quanto per la sua impareggiabile penna, davvero sempre dotta e tagliente. I vecchi ricordano ancora le sue relazioni delle gite pubblicate sulla pergamena di cui era composto un tempo il notiziario Cai Uget (allora non esisteva Internet…), tanto che tutti aspettavano ansiosi l’arrivo per posta del notiziario per poter leggere i suoi scritti. Va da sé che vista la sua presenza alla gita, il sottoscritto, dopo averlo sentito declamare in vetta alcuni passi dell’Adelchi, gli abbia chiesto di dimostrare se il tempo avesse o meno offuscato la sua proverbiale capacità di relazionare, magari in versi, la gita. Cavour, in presenza del Diretur (che rima stridente…), ha garantito col poco fiato rimastogli che avrebbe scritto di suo pugno una relazione in modo da riportare finalmente un po’ di luce nel buio e barbaro ambiente in cui la Scuola era caduta dopo la sua dipartita…

cavour

E qui, purtroppo, la dura e triste realtà prende brutalmente il posto dei buoni propositi! Già, perché nonostante le ulteriori rassicurazioni di Cavour, la sua penna pare abbia irrimediabilmente finito l’inchiostro! Infatti, dopo avere invano atteso tanto tempo, eccomi qua a scrivere poche e misere parole per colmare indegnamente il vuoto rimasto nella pagina del sito dedicata a lui e alla seconda uscita.

A questo punto non posso che limitarmi a scrivere poche e succinte parole, giusto per ricordare che abbiamo probabilmente battuto ogni record di temperatura, con i -22° C che ci hanno accolto scendendo dal pullman a Nevache e che ci hanno trasformato tutti in pinguini! Per fortuna che camminare con gli sci ai piedi scalda, così siamo riusciti a non congelare durante la salita nel ripido bosco. Una volta al sole, poi, è stata una barzelletta proseguire, con la Scuola divisa in due gruppi che hanno raggiunto la Cresta de l’Echaillon da due diversi fianchi, in una mirabile opera di accerchiamento per non lasciarcela sfuggire… Operazione perfettamente riuscita!!

Poi la discesa, su una neve “decisamente tecnica” che ha causato innumerevoli capitomboli, una ricerca ARVA condotta dai diversi gruppi mentre Cavour meditava stravaccato al sole (e io illuso che pensavo abbozzasse nella sua testa la relazione della gita…) e infine l’arrivo al pullman, per il banchetto finale che, nonostante mi sia battuto allo stremo delle forze, non sono riuscito a bloccare per attendere l’arrivo del Direttore, attardato nella ricerca ARVA. Non fosse stato per la sua scaltrezza e sagacia, che lo aveva preventivamente portato a imboscare in un vano nascosto del pullman alcuni vassoi di prelibatezze, non avrebbe mangiato che i nostri resti!!

Vittorio

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