E sì… fino a questa volta… l’avevo scampata perché il problema non è la gita… ma la relazione della gita!!
I miei compagni di sedili, sul pullman, si sono coalizzati e al passar del Diretur… non ho avuto scampo!
Ma a questo punto… cosa scrivo?… però so come la finirò!
Allora iniziamo con il dire che gli studi dei nostri istruttori sono sempre ben fatti e i risultati si vedono: infatti lasciamo l’Italia sotto un cielo plumbeo e arriviamo alla bellissima valle di Nevache dove il sole sarebbe arrivato a breve.
Il Diretur ci lascia dormire per un po’… poi arriva il classico “Bene Ragazzi!”, la divisione in gruppi e la solita “sbuffata” di chi deve portare il materiale di soccorso, che, devo dire, quest’anno non tocca sempre ai soliti! Bravo Diretur!!
Prima meta il rifugio “Buffére” , poi la Crete de l’Echaillon.
Si inizia… con un problemino di parcheggio pullman e insidiose lastre di ghiaccio, poi parte la gita con una piacevole passeggiata in un paesaggio fiabesco (almeno per me) fino al Rifugio Buffére, una lunga fila di vociare e ridere… perché il fiato ancora l’abbiamo!
Al rifugio Luciano, aiutato da un ritorno molto gradito di Andrea, si esibisce nel suo racconto di cartografia: nord, sud, ovest, est, versanti, linee… a dirla così sembra fantascienza… invece lo è! No, a parte gli scherzi, come disse Luciano: è più facile da fare che da dire… quando lo sai!
Poi si ricomincia a salire e alla fine non si sente più tanto parlare… abbiamo percorso 7,6 km e circa 1000 metri di dislivello – non troppo freddo – non troppo caldo – neve in abbondanza: condizioni che di questi tempi non sono certo da poco.
E siamo in vetta, ormai siamo una grande famiglia: si ride, si scambiano le libagioni varie, si fa salotto un pò a nord, a sud , a ovest ed a est… E dopo tutto questo riposo e un “summit” degli istruttori si decide di partire “in coda” facendo una traccia controllata, la neve è pesante e la sicurezza prima di tutto. Per fortuna, non tutti i pendii hanno la stessa esposizione, la neve cambia e c’è anche spazio per una bella sciata in libertà quasi in neve fresca. Oggi ci sono le condizioni per tutto, anche per un bel ripasso di ricerca Artva con gli occhi e le orecchie molto vigili di Livio e di Dario. Per finire, una bellissima discesa in mezzo al bosco prima della stradina di ritorno a Nevache.
Qui scatta, come sempre, il nostro meglio, ormai i livelli raggiunti sono estremi: torte salate e torte dolci, formaggi e fragole alla panna… e questa volta abbiamo anche festeggiato il matrimonio di Valentina ed Enrico: la scuola fa anche di queste cose! Crea coppie e aiuta le coppie già esistenti a coronare i classici sogni nel cassetto!
Concludo questa mia relazione con una nota particolare per Cavùr: ho detto al Diretur che la prossima domenica puoi venire con “noi”… solo se prometti di non parlare e… cantare di calcio!!!!!
Per sempre… W Juve!!!
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